1963 - 2023
Il maestro di Vigevano è un film del 1963 diretto da Elio Petri, tratto dall'omonimo romanzo di Lucio Mastronardi.
Il maestro Antonio Mombelli insegna in una scuola elementare di Vigevano. La sua vita si trascina tra le miserie quotidiane, le angherìe del direttore della scuola Pereghi e le pretese della moglie Ada, una donna frustrata e insoddisfatta del modesto stile di vita che può concederle il marito. Unico amico di Antonio è il suo collega Nanini, eterno supplente.
Antonio è orgoglioso di appartenere al ceto intellettuale: considera un'onta per sé e per la propria famiglia il fatto che la moglie voglia lavorare in fabbrica per arrotondare le entrate e che il figlio, spinto dalla madre, si impieghi saltuariamente come garzone. Il suo stile di vita umile gli andrebbe benissimo, se non fosse per le continue lamentele della moglie che a più riprese gli rinfaccia il successo e la ricchezza di altri concittadini. Ma Antonio non ama l'intraprendenza imprenditoriale: la rapacità e la cinica immoralità di quelli che Ada considera arrivati lo disgustano profondamente. E il suo particolare senso della 'dignità' gli impedisce di venire a patti con l'opportunismo dei più.
Nonostante questo, un giorno, pur di accontentare la moglie, Antonio accetta la proposta del commendator Bugatti, un industriale del luogo a cui Ada aveva chiesto un prestito, che gli offre di saldare il debito elargendo voti belli quanto immeritati a suo figlio. Solo l'irruzione del direttore Pereghi, che coglie il maestro in flagrante, lo fa desistere dal proposito. La dignità di Antonio comincia a vacillare. E anche la sua autostima in quanto capofamiglia, specialmente da quando la moglie decide davvero di impiegarsi come operaia.
Ma la vita è dura. E la disperazione della moglie - che ben presto si stanca di fare la vita dell'operaia, ma al tempo stesso non vuole tornare alle ristrettezze di prima - spinge il maestro a trovare delle soluzioni. Tutti i suoi tentativi vanno però a vuoto: prima tenta di ottenere più soldi dal Ministero, attraverso una rivendicazione sindacale; poi, si offre per tenere i ragazzi al doposcuola. Il suicidio dell'amico Nanini, bocciato per l'ennesima volta all'esame di abilitazione ed umiliato anche dagli studenti, dà il colpo di grazia al precario equilibrio di Antonio.
Deciso finalmente a fuggire dalle umiliazioni che vive nell'ambiente scolastico, soprattutto ad opera di Pereghi, e a seguire le ambizioni di Ada, Antonio si risolve a dar retta a quest'ultima: lascia il suo lavoro e, con la liquidazione, apre una piccola fabbrica di scarpe gestita dalla moglie e dal cognato Carlo. Ma Antonio è negato per questa attività; e il suo improvviso successo gli fa perdere ogni prudenza. Non ha nemmeno il tempo di godersi i primi frutti, che rivela per vanagloria ad una spia in incognito della Polizia tributaria che l'azienda si procura i pellami necessari per la fabbricazione delle scarpe tramite il contrabbando. La sua nuova attività va subito all'aria. Ada e Carlo si rifanno presto, aprendo un altro laboratorio. Ma Antonio ne viene totalmente emarginato; e va in depressione, tormentato da incubi ed allucinazioni.
Qualche tempo dopo, Antonio si decide a tornare ad insegnare: ne va del suo equilibrio psicologico e della sua salute. Per farlo, deve sostenere nuovamente l'esame di abilitazione per rientrare in ruolo; e così si mette a studiare duramente. Alla fine riesce brillantemente a conseguire l'idoneità. È un momento di felicità, ma la gioia dura poco: da una scritta in un bagno scolastico, apprende di essere 'cornuto' e da allora il pensiero del tradimento della moglie non lo lascia più in pace. In effetti, Ada lo tradisce con Bugatti. Antonio, ormai in preda alla gelosia, vorrebbe commettere uno sproposito e, dopo aver vanamente tentato di procurarsi una pistola, li segue e quando li vede entrare in un motel, si precipita per sorprenderli armato di un martello, ma questi riescono a svignarsela. Sulla strada di casa, però, Ada e l'amante hanno un tragico incidente e muoiono. Antonio rimane così solo, disperato, con il suo unico figlio.
In autunno, riapre la scuola, riprendono le solite attività e anche le angherie del direttore. Dietro le solite routine non c'è più neanche l'orgoglio della dignità, che prima dava senso alla vita di Antonio.
( Fonte : Wikipedia )