Corleone is a small town and comune of approximately 12,000 inhabitants in the Province of Palermo in Sicily, Italy.It is known primarily as the birthplace of several Mafia bosses, some fictional, such as The Godfather's Vito (Andolini) Corleone, and some real, such as Jack Dragna, Giuseppe Morello, Michele Navarra, Luciano Leggio, Leoluca Bagarella, Salvatore Riina and Bernardo Provenzano.The local mafia clan, the Corleonesi, led the Mafia in the 1980s and 1990s, and were the most violent and ruthless Mafia clan ever to take control of the organization.Uncertain is the etymology of the name, which underwent various modifications from the Ancient Greek Kouroullounè to the Arabic Kurulliùn\Qurlayun of the Emirate of Sicily, from Latin Curilionum to the Norman Coraigliòn, from the Aragonese Conillon,Coriglione from which the Sicilian Cunigghiuni originated. The modern name ascend from 1556.A lookout tower built between the 11th and 12th century, known as Saracena, still stands. The view from the tower includes the Cascata delle Due Rocche, a sheer drop following the path of the Corleone river.At one time the town was surrounded by defensive walls that connected the Castello Soprano and Castello Sottano.Corleone was known as “Courageous Civitas” because of its position on the front line in all wars fought in Sicily. Halfway between Palermo and Agrigento, the town controlled one of the main arteries and was therefore one of the most strategic locations on the island.Corleone was largely repopulated by Ghibellines from Alessandria (modern Piedmont), Brescia and elsewhere -"Lombards" led by one Oddone de Camerana - when it became obvious that emperor Frederick II of Sicily could not prevail over the Guelph-leaning Lombard communes in the middle of the 13th century.The Chiesa Madre (“Mother Church”), dedicated to the 4th Century French Bishop St. Martin of Tours, was started in the late 14th century. Its appearance today has been influenced by numerous changes and renovations. Its interior has a nave and aisles divided into various chapels containing precious artwork, including a wooden statue representing San Filippo d’Agira from the 17th century, a statue representing San Biagio (Saint Blaise) (16th century), and a fine marble panel depicting the Baptism of Christ from this same period.Beginning in the 1960s, the town became infamous for its Mafia, being the town in which some well-known clans had their headquarters (the Clan dei Corleonesi).The most notable recent event in Corleone was the arrest in 2006 of Bernardo Provenzano, "Boss of Bosses", who had been in hiding for more than 40 years. This gave rise to much celebration. "Liberation Day" on April 11 (the date of Provenzano's capture) and naming a street "11 Aprile" shows just how much the arrest has affected Corleone. Gaetano Riina, Corleone's recent mob boss, was arrested on July 1, 2011.The name of the town was used as the adopted surname of the title character in Mario Puzo's book and Francis Ford Coppola's film The Godfather. In the novel, Vito Andolini emigrates from the village of Corleone. In the theatrical release of The Godfather, Part II, young Vito is assigned the Corleone surname while passing through immigration at Ellis Island. Shy and unable to speak English, Vito is unable to respond when asked for his proper name and is given the last name Corleone by an immigration official. Throughout the film series, various members of the Corleone family visit the town. Michael Corleone is played by Al Pacino, whose real-life maternal grandparents were Corleonese.
Corleone è un comune italiano di 11.367 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.Dista 115 km da Agrigento, 133 km da Caltanissetta, 249 km da Catania, 152 km da Enna, 299 km da Messina, 57 km da Palermo, 251 km da Ragusa, 324 km da Siracusa e 101 km da Trapani. Il comune ha una superficie di 22.912 ettari per una densità abitativa di 49 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona interna di montagna, nella conca tra la "rocca ri maschi", il castello soprano e quello sottano (sede di un carcere fino al dopoguerra, oggi dimora dei "Frati Minori Rinnovati"). Corleone si trova a 542 m s.l.m.D'interesse naturalistico sono la sorgente del Drago nei pressi del bosco della Ficuzza e la Cascata delle due rocche.Animosa Civitas, titolo conferitole da Carlo V in occasione della sua visita a Corleone il 12 gennaio 1556, fu sempre in prima linea in tutte le guerre che si combatterono in Sicilia. Non è facile risalire alle origini, forse, perché Corleone ebbe vari insediamenti fin da quando i più modesti gruppi umani si costituirono nell'isola. Le varie presenze di questi popoli: Sicani, Elimi, Fenici sono state confermate dai reperti archeologici ritrovati. Almeno 23 secoli fa si chiamò Schera di cui parlano Cicerone, Cluverio e Tolomeo e, probabilmente, dovette piegarsi ai romani durante la seconda guerra punica. Forse sorgeva nella zona che sovrasta la Corleone di oggi e che si chiama ancora "Vecchia". Tale nome fa riferimento ad una montagna che si erge per circa 1000 s.l.m. e dista circa due km dall'odierno centro abitato.Il nome Corleone deriva da un antico Qurlian, forse di origini arabe, ma la forma attuale risale al XVI secolo. Nel 1080 veniva conquistata dai Normanni e nel 1095 fu annessa alla diocesi di Palermo. Circa cento anni dopo fu annessa alla nuova diocesi di Monreale.Nel XIII secolo l'imperatore Federico II deportò i musulmani a Lucera in Puglia e ripopolò la città con una colonia di Lombardi guidata da Oddone de Camerana. Già nel XIV secolo esisteva la cinta muraria che, collegando il Castello Soprano al Castello Sottano, racchiudeva al suo interno il primo nucleo abitativo ancor oggi visibile nel tessuto del centro storico. Tra il secolo XV e il XVI l'abitato si espande oltre le mura che vengono demolite non avendo più nessuna funzione difensiva.Durante la rivoluzione dei Vespri siciliani la città si schierò con Palermo contro gli Angioini determinando la loro cacciata dalla Sicilia.Tra il 1440 e il 1447 la corona spagnola vendette la città e i suoi privilegi a diversi signori feudali, Federico Ventimiglia, i Chiaramonte, e altri, determinando un forte decadimento economico e sociale della città costretta a riscattare la sua libertà fino agli inizi del XVII secolo.Tra il XVIII e il XIX secolo la nuova borghesia agraria dà nuovo impulso all'economia e conferisce alla città un nuovo aspetto ancora visibile malgrado le trasformazioni e gli abusivismi della speculazione edilizia. Durante il XVIII secolo, Corleone conobbe un periodo di grave crisi economica e produttiva, che sfociò in una emigrazione di massa verso le Americhe e il nord Europa durata sino al secondo dopoguerra con un forte ritorno negli anni sessanta.Un rilevante fatto storico da menzionare è la manovra militare attuata da Garibaldi nel maggio 1860. Egli fingendo di voler attaccare la città di Corleone, il 27 maggio di quell'anno, condusse vittoriosamente le sue truppe su Palermo.Negli ultimi decenni Corleone è diventata nota nel mondo per la triste influenza avuta da alcuni suoi cittadini nello sviluppo di Cosa nostra. Fra i mafiosi del Clan dei Corleonesi si citano Bernardo Provenzano e Salvatore Riina, ma anche Michele Navarra, Luciano Liggio e i fratelli Calogero e Leoluca Bagarella. Legato alla cosca era anche il sindaco di Palermo Vito Ciancimino, nato a Corleone.Meno celebri ma determinanti per lo sviluppo della legalità, sono le molte vittime della ferocia mafiosa, come Bernardino Verro, sindaco e fondatore del movimento Fasci siciliani, o il sindacalista Placido Rizzotto.
Font : Wikipedia