L'uomo che mi si para innanzi sul selciato di Porta Venezia si ferma ad un mio cenno, cortesemente, per consentirmi la ripresa. Mostra un volto rugoso e arrostito dal sole, tipico del lavoratore fisico che ha poche idee ma ben chiare sulla politica, sul vivere, sulla filosofia, sul football, sull'etica, su tutto..
E' il vecchio miltante che lavorava nelle mitiche feste dell'Unità in periferia, cucinava le salamelle e le rane fritte, versava il buon vino e lavorava dietro le quinte del Partito, orgoglioso di essere un tassello prezioso del grande mosaico.. Chissa' se qui vecchi miltanti esistono ancora? A costoro, che hanno significato un'epoca della storia italiana meno invasa dagli odi e dalla rozzezza, potrei dedicare la foto..
Dopo la ripresa scambio qualche parola con il protagonista nell'immagine (non Garibaldi ma il militante!) e gli spiego che quel personaggio ostentato sul cartello ha colpito il fotografo, giacche' il barbuto in questione, come tanti barbuti famosi, non va poi cosi' di moda.. Nonostante le celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità d'Italia, nonostante la retorica patriottica, i libri di testo delle scuole..
Intanto si tratta di un tipo potenzialmente sovversivo, dato che aveva idee socialiste, anche se, pare, non materialiste.. Forti erano in lui i "concetti di famiglia, patria, umanità". Piu' che allo scontro di classe, pensava ad un sistema che portasse pace e giustizia ai popoli, tutti i popoli del mondo.. Per questo si iscrisse all'Internazionale dei marxisti.
Qualche storico lo ha definito "Socialista umanitario". In ogni caso la sua personalità era difficilmente etichettabile in schemi e stereotipi ideologici.
Garibaldi è quasi sempre considerato alla stregua di uno sfegatato anticlericale, un mangiapreti dei piu' accesi ..
A lui si attribuiscono aforismi e motti che in effetti sembrano esplicativi..
"Se sorgesse una società del demonio, che combattesse despoti e preti, mi arruolerei nelle sue file" - Giuseppe Garibaldi, Memorie, 1872.
"Il prete è l’assassino dell’anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l’ignoranza, e perseguito la scienza." - Giuseppe Garibaldi, Proclama agli elettori, 1867
"Preti alla vanga!" - Giuseppe Garibaldi, (slogan coniato da lui stesso)
" I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe." - Garibaldi dal proclama agli elettori, 22 febbraio 1867
Se noi, invece di fermarci a giudizi affrettati, inquadrassimo queste frasi nel loro tempo storico rileveremmo come in quegli anni (intorno all'epoca della Breccia di Porta Pia) la neo Italia fosse in guerra contro il potere temporale dei Papi che resistevano, come un contropotere politico reazionario, ai Piemontesi e alla confisca delle sfarzose ricchezze dell'ex Stato della Chiesa..Ricchezze scandalose delle quali godevano non i preti di campagna ma gli alti prelati..!
Gli addetti ai lavori ci raccontano che Garibaldi, quando' incontro' in mare una barca di esuli sansimoniani che professavano un socialismo quasi religioso, cristiano, ricevette in dono una copia del libro "Nuovo Cristianesimo" che sara' poi custodito con cura, dal nostro, fino alla fine dei suoi giorni..