Kragujevac, Serbia, main square in the city center ( e una nota sui favolosi contratti di lavoro per gli schiavi locali..)

            Tutti gli operai faticano in fabbrica e non diventano ricchi, e di solito invecchiano presto e si buscano un sacco di malattie varie da stress, da usura fisica e da inquinamento ambientale.. Quelli alle dipendenze di FIAT- Serbia, nella città industriale di Kragujevac, sono fra i piu' poveri lavoratori di un' azienda multinazionale europea occidentale, sul suolo europeo, nel 21. secolo.. Guadagnano in media da 200 a 300 euro al mese per turni di 10 ore che talvolta sono anche più lunghi se i capi lo decidono. Gli straordinari spesso non vengono remunerati.  Eppure quei lavoratori ereditano le conoscenze e l'esperienza che apparteneva alla industria automobilistica e militare locale  Zastava, azienda che ha meccanizzato  i Paesi della  federazione ex Jugoslavija.
Quei poveri operai serbi "beneficiati" dai filantropi italioti ma curiosamente privati, sino ad ora, di tutela sindacale, lavorano con gli orari e i diritti di simil-schiavi bianchi in un Paese tecnologicamente avanzato che ha subito gravi danni dalle guerre balcaniche e dalla crisi economica, nonche' dalla globalizzazione come molte altre nazioni del mondo avanzato. 
Anche la nostra aviazione ha contribuito non poco all'impoverimento dell' economia locale con i noti bombardamenti del 1999 che hanno distrutto gli impianti produttivi.

L'urgenza di sopravvivere alla disoccupazione ha indotto quegli operai ad accettare contratti capestro dalla FIAT di quel discusso Marchionne che concede loro una  "elemosina salariale" vantando di essere l'nviato della Provvidenza di fronte al Governo serbo, governo che ha concesso all'azienda un regime di esenzioni fiscali incentivanti nonche' investimenti in opere viarie e infrastrutture per collegare Kragujevac all'autostrada con Belgrado.

FIAT, è bene ricordare, concede agli operai della Polonia, Paese cattolico e "amico", la favolosa cifra di 900 euro mensili, ma il costo del vivere in Serbia è di poco inferiore a quello polacco e non di moltissimo inferiore a quello italico..
Nei Paesi dell'Europa orientale solo pochi prodotti alimentari sono relativamente a buon prezzo, ma qualsiasi altro prodotto indispensabile, come le scarpe o il carburante, lo spazzolino da denti o i medicinali, sono carissimi per le loro tasche.. 

Secondo un recente sondaggio compiuto in Serbia dall'emittente televisiva di Belgrado B92, la maggioranza della popolazione meno abbiente nutre una tale fiducia nell'integrazione europea dispensatrice di ricchezza e benessere che, di fronte ad una ipotetica scelta preferenziale, ha indicato  come piu' utile la riannessione del Kosovo rispetto all'ingresso in UE.. Alla luce dei contratti FIAT non fatichiamo a comprenderli ! Qusta percezione negativa dell'Europa credo sia un fatto preoccupante,  considerando che l'unione dell'Europa è stat sino ad ora una prospettiva allettante per tutti i Paesi aspiranti che ora sembra vedano se stessi come Paesi "aspirati" e "disperati"..

Soltanto la maggioranza degli abitanti di ceto borghese e di idee destrorse ha dimostrato di preferire l'ingresso in UE rispetto alla restituzione della sovranità sulla provincia del Kosovo, espropriata per gradi alla Serbia.. 
Questi ultimi sono anche gli elettori che , curiosamente, hanno votato per l'ex presidente liberale-liberista Boris Tadić alle  elezioni politiche della primavera 2012.                          
   

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Taken in: Serbia / Shumadija / Kragujevac (show map)

Taken on: May 18, 2012

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